Veniamo ora a considerare un altro aspetto fondamentale per poter decodificare la divinazione a cui lo Yijng, così come il Dio che abita a Delfi, accenna1. Le dizioni formulari mantiche sono frasi formulari che indicano determinate gradazioni del tono energetico della situazione che il calcolo, o evocazione, dell’esagramma, descrive. Tali gradazioni sono utili al fine di accennare a comportamenti opportuni che possano agevolare lo svolgersi armonico di una determinata questione, sia essa di carattere personale e particolare sia di carattere sociale, politico, spirituale e generale. La formula mantica, per così dire, spinge l’individuo o il gruppo o la comunità che si connette attraverso una domanda alla Sapienza che il testo, potenzialmente, può esprimere, a considerare come è opportuno muoversi e cosa è opportuno tenere in conto maggiormente al fine di realizzare un mutamento armonico; quando sia il momento di agire risolutamente o quando occorra lasciare che il tempo maturi2.

Veniamo alle dizioni formulari mantiche diffuse nel testo che aiutano il lettore nella scelta dei suoi comportamenti.

Li she da chuan

Armonioso attraversare il grande corso d’acqua

Espressione, questa, molto famosa e ricorrente nel testo. Per comprenderla pienamente occorre fare riferimento a un raconto dello Zhuanzi che cito integralmente nella traduzione di Leonardo Arena: “Confucio stava guardando le cascate di Luliang. L’acqua cadeva a picco a un’altezza di trenta ren, e la schiuma scorreva a trenta li, cosicché le grandi testuggini marine, i coccodrilli, i pesci, e le tartarughe non riuscivano a nuotarvi. Confucio vide un uomo che vi nuotava e ritenne si trattasse di qualcuno che, per qualche afflizione, desiderava la morte. Così, indusse i discepoli a tuffarsi tra i flutti per tentare di riprenderlo. Ma, dopo un percorso di circa cento iarde, l’uomo uscì dall’acqua, i capelli arruffati che gli pendevano sul dorso, e prese a camminare, cantando, lungo la riva. Confucio lo seguì, e lo interrogò.

“Ti consideravo un demone, ma ora, guardandoti bene, vedo che sei un essere umano. Mi permetto di chiederti se hai un metodo (tao) per violare i flutti.”

“No. Non ho alcun metodo” rispose l’uomo. “Sono stato originato dal mio luogo natio, cresciuto dalla mia natura propria, e perfezionato dal decreto celeste. Quando le acque mi si offrono, entro nel flusso; quando si ritraggono, ne esco. Seguo il metodo dell’acqua: non ne ho uno personale. Così riesco a padroneggiarla.”

“Sono stato originato dal mio elemento natio, cresciuto dalla mia natura propria, e perfezionato dal decreto celeste: che significa?” disse Confucio.

“Sono nato da un mucchio terra, e mi trovo al sicuro su un mucchio di terra: è il mio elemento natio” rispose l’uomo. “Sono stato cresciuto dall’acqua, e mi trovo al sicuro nell’acqua: è la mia natura propria. Non so perché le cose stiano così, eppure stanno così: è il decreto celeste.

 

Li jun zi zhen:

Armonica la correttezza del maestro interiore

Sic!

Wu jiu

Non c’è danno

Jiu

significa calamità, errore, colpevolezza, offesa, cattiva sorte, ma anche incriminare, calunniare, biasimare, detestare.

Ji

Favorevole, apertura, situazione propizia, vantaggioso, situazione appropriata, contrapposto a xiong insidia.

Jun zi you you wang

Il maestro interiore ha un luogo dove recarsi (dal presente al passato)

A volte anche solo you(avere, possedere, trovare)you (corso d’acqua, scorrere come l’acqua, luogo, residenza, dimora) wang (andare verso, dirigersi, prima, passato). Nel complesso questa espressione indica la presenza di uno scopo, di un muoversi in una direzione precisa. La sfumatura che qui viene espressa, però si volge al fatto che questo luogo, più che geografico, è un luogo della memoria. Come se un filo di memoria potesse ricondurre alla considerazione di ciò che nel presente viene dal passato. Ecco! E’ là, in quel momento, in quella situazione passata, che i semi di ciò che oggi è maturato sono stati piantati! Il Gran Ricci, il più classico dizionario di Cinese, sottolinea come il termine wang, significhi, oltre che andare verso un luogo fisico, anche qualcosa che viene prima, appunto dal passato. Tra i significati: un tempo, prima, passato e persino, morti, defunti.

Wu yong

Non agire (funzionalmente)

Questa espressione indica l’idea di non concentrarsi su un fine troppo specifico, che tenda a un vantaggio egoistico, o comunque, troppo concentrato su di sé. Yong indica un’azione che riguardi l’aspetto funzionale della realtà in opposizione con il termine ti che ne indica l’aspetto costitutivo. In senso filosofico indica ciò che rappresenta l’aspetto manifesto ed esteriore della natura intima. Anche effetto, efficacia, utilità, applicare, mettere in pratica.

Li jian hou

Armonico istituire marchesi (nobili che governano ai confini)

Hou è un termine che indica un feudatario che agisce alla periferia dell’impero, sul confine, dove, quindi, ci sia da usare la capacità, di volta in volta, militare o diplomatica per gestire i rapporti con i barbari. Questo titolo nobiliare lo traduciamo con Marchese che indica, nel feudalesimo occidentale, un feudatario a cui sia stato affidato un territorio cosiddetto di Marca dal germanico Marka segno, zona di confine. Nell’impero carolingio indicava, appunto, un territorio di frontiera.

You fu

Aver corrispondenza tra interno e esterno ( tra forma e sostanza)

Fu indica una corrispondenza tra interno e esterno, tra essere e apparire. L’ideogramma rappresenta un grosso uccello con l’artiglio sopra al suo piccolo per indicare la conformità al modello della specie.

Li jian da ren

Armonioso conformarsi all’immagine del grande (nell’)uomo

Jian indica tutti gli aspetti, attivi e passivi, del vedere e si può riferire anche a immagini mentali. L’ideogramma è un occhio sopra una persona.

Per da renvedi sopra.

You xiong

C’è insidia

Xiong

significa insidia, situazione infausta, qualcosa che allontana dall’esperienza del senso, sfortunato, nocivo, dannoso, atteggiamento non appropriato contrapposto a ji favorevole.

You fu yong ruo

Aver corrispondenza (tra interno e esterno, forma e sostanza) per aspirare a ciò che è conforme (al Dao)

Fu indica una corrispondenza tra interno e esterno, tra essere e apparire, l’ideogramma rappresenta un grosso uccello con l’artiglio sopra al suo piccolo per indicare la conformità al modello della specie.

Yong significa grossa testa, grave, serio, impassibile, aspirare a, sperare ardentemente. In senso lato l’aspirazione più grande di un praticante è la libertà.

You sheng

C’è (porta, implica) distrazione

Sheng

E’ un danno che deriva da inconsapevolezza o ignoranza si contrappone a zai che indica una calamità esterna. L’ideogramma rappresenta una pellicola che offusca la vista.

Xiao shi ji

Propizie (sono) le piccole faccende

Sono propizie piccole faccende, affari.

Yong jian da ren

Trarre profitto dal vedere il grande nella personalità

Yong significa usare per un fine specifico, servirsi di, valersi di, trarre profitto, applicare con vantaggio. Per jian da renvedi sopra.

Zhen da ren ji

Corretta grandezza nella personalità (è) favorevole

Sic!

Xiao wang / da lai

Il piccolo va verso il passato, il grande viene dal futuro

Solitamente distribuita su due versi, questa dizione formulare mantica significa che ci sono due flussi di cose: piccole faccende e grandi faccende. Le une, le piccole cose vanno verso il passato, cioè a dire divengono superate, le grandi cose, invece, sono davanti nel tempo, cioè a dire, si stanno per avverare. Una sorte decisamente positiva, quindi. Vi è anche l’espressione contraria: da wang / xiao lai.

Wu xu

Per nulla aver turbamento (o qualcosa da alleviare)

Xu indica un turbamento dovuto a timore, dubbio, ansia o angoscia, profondo attaccamento, ma anche alleviare, dare sollievo, consolazione. Una ardita e, manticamente, affascinante ipotesi potrebbe essere quella che questa espressione sia fortemente ambigua, come spesso il linguaggio oracolare usa essere. Si potrebbe anche leggere per nulla è possibile alleviare, consolare. Che ognuno sciolga, così, il suo dubbio e affronti le sue avventure.

Wu bu li

Nulla che non (sia) armonico.

Sic!

Zhong ji

Completare un ciclo è favorevole

Zhong indica la fine di un ciclo che sottintende l’inizio di un altro. Il consiglio sembra, quindi, essere di cogliere la fine di un processo come momento favorevole per iniziare nuove cose.

Zhen xiong

Corretto (considerare) un’insidia.

Meglio essere guardinghi, l’insidia è dietro l’angolo.

Attraversando il testo incontreremo, di volta in volta, queste espressioni che, modulando semanticamente con il contesto in cui si manifestano, faranno in modo di essere piccoli colpi di pinna che il pesce della nostra intuizione saprà dare muovendosi nell’Oceano indefinito, nella profondità di ciò che la nostra anima può cogliere dell’infinito Dao.

1 Secondo il detto eracliteo: “Il Signore che abita a Delfi, non dice e non nasconde, ma accenna.” La sapienza oracolare non frutto di un indagine e neppure di una ricerca di meccanismi, in sé, di causa/effetto, piuttosto essa si manifesta in una immediatezza che sta prima dell’innescarsi del ragionamento, o nel momento in cui il razionale tace e l’irrazionale non è ancora emerso. Là, in mezzo, en to metron, sta la migliore delle espressioni armoniche.

2 Sembra interessante pensare al concetto greco di kairós. Kairós è un tempo il cui discernimento è primordiale, cioè, quindi, esiste una connessione immediata con il senso che una determinata azione assume e rivela. Al di là del principio meccanicista di causa/effetto, esiste un altro modo di indagare l’accadere e l’accaduto. Ciò che accade o è accaduto porta con sé uno scopo. Ecco che quando il tempo è naturalmente e direttamente in rapporto allo scopo l’azione si fa da sé, spontaneamente, senza sforzo: wei wu wei agire senza agire, dicono i taoisti. Questa considerazione porta con sé, allora, l’idea che comprendendo, oltre che spiegando, ciò che sia accaduto o che stia accadendo, si possa intuire non tanto ciò che accadrà, che rimane mistero indicibile, ma come agire al fine di connettersi con il senso dell’agire stesso. Quanto minore sia la presenza di un’umanità oscurata dalle contaminazioni, tanto più naturalmente e spontaneamente il senso si rivelerà.

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